XII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America | |
---|---|
Stato | Stati Uniti |
Tipo legge | Legge costituzionale |
Legislatura | Congresso del 1789, 1º Congresso degli Stati Uniti d'America |
Proponente | Congresso |
Promulgazione | 9 dicembre 1803 |
In vigore | 15 giugno 1804 |
Testo | |
(EN) XII Emendamento, in The Bill of Rights: A Transcription, National Archives. URL consultato il 21 gennaio 2023. |
Il XII emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d'America (Emendamento XII) stabilisce la procedura per l'elezione del Presidente e del Vicepresidente. Esso sostituisce la procedura prevista dall'Articolo II, Sezione 1, Clausola 3, in base alla quale funzionava originariamente il Collegio elettorale. L'emendamento fu proposto dal Congresso degli Stati Uniti il 9 dicembre 1803 e fu ratificato dai tre quarti delle legislature statali il 15 giugno 1804. Le nuove regole entrarono in vigore per le elezioni presidenziali del 1804 e hanno disciplinato tutte le elezioni presidenziali successive.
Secondo la Costituzione originale, ogni membro del Collegio elettorale esprimeva due voti elettorali, senza distinzione tra voti elettorali per il presidente o per il vicepresidente. Il candidato alla presidenza che riceveva il maggior numero di voti, a condizione che tale numero fosse almeno la maggioranza degli elettori, veniva eletto presidente, mentre il candidato alla presidenza che riceveva il secondo maggior numero di voti veniva eletto vicepresidente. Nel caso in cui nessun candidato avesse ottenuto la maggioranza dei voti degli elettori, così come nel caso in cui più persone avessero ottenuto la maggioranza dei voti ma fossero a pari merito, la Camera dei Rappresentanti avrebbe tenuto un'elezione straordinaria[1] per scegliere il presidente. Nel caso in cui più candidati avessero ottenuto il secondo maggior numero di voti, il Senato avrebbe tenuto un'elezione suppletiva per selezionare il vicepresidente. Le prime quattro elezioni presidenziali si svolsero secondo queste regole.
Il sistema originale permise alle elezioni presidenziali del 1796 e a quelle del 1800 di eleggere un presidente e un vicepresidente che erano avversari politici, agendo costantemente in contrasto tra loro. Ciò spinse i legislatori a modificare il processo di elezione presidenziale per richiedere a ciascun membro del Collegio elettorale di esprimere un voto elettorale per il presidente e un voto elettorale per il vicepresidente. In base alle nuove regole, un'elezione straordinaria viene ancora tenuta dalla Camera dei Rappresentanti se nessun candidato ottiene il voto elettorale presidenziale della maggioranza degli elettori, ma non c'è più la possibilità che più candidati ottengano voti elettorali presidenziali da una maggioranza di voti elettorali vicepresidenziali e che nessun individuo costituzionalmente ineleggibile alla carica di presidente sia idoneo a ricoprire la carica di vicepresidente.